Benessere… a piedi nudi

Pubblicato il 12/06/20
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Piede scalzo su un prato

Adesso che possiamo finalmente di nuovo goderci la natura e l’aria aperta, quale miglior modo per assaporare la libertà ritrovata che… camminare a piedi nudi? Ma è sempre consigliato, o ci sono controindicazioni? Vediamo di fare chiarezza.

 

Camminare a piedi nudi nella natura

Sebbene alcuni “puristi” del barefooting (così si chiama infatti il camminare a piedi nudi per sport e benessere) lo pratichino quasi costantemente, è ovvio che per camminare a piedi nudi c’è bisogno di una superficie adatta: la spiaggia, in primo luogo, ma anche un bel prato.

Camminare a piedi nudi sulla sabbia, lo sappiamo bene, dona una sensazione di relax e benessere, ed è anche molto salutare: innanzitutto perché il contatto della pelle con il terreno stimola una diversa percezione del proprio corpo, aiutando a migliorare la postura e l’equilibrio. Inoltre, la particolare resistenza offerta dalla sabbia, è un’utilissima ginnastica che aiuta a rinforzare le caviglie e tonificare i muscoli delle gambe.

Ma anche camminare scalzi sul prato è altrettanto piacevole e salutare, con la sensazione di freschezza che dona il contatto con l’erba. In questo caso però è sempre meglio avere a portata di mano un paio di sandali leggeri, se dovessimo imbatterci in tratti più ruvidi e accidentati.

Inoltre, camminare a piedi nudi per i bambini è ancora più importante e salutare: aiuta a rinforzare i muscoli dei piedi e a sviluppare una postura e un’andatura adeguata. Infatti, fino a 4 anni il piede dei bambini è fisiologicamente piatto, quindi inevitabilmente il suo appoggio è scorretto. Camminare a piedi nudi aiuta i bambini proprio a sviluppare nel modo corretto la muscolatura dei piedi e l’arcata plantare.

 

Camminare scalzi in casa

Molti amano anche camminare a piedi nudi in casa, apprezzando la sensazione di relax e naturalezza; c’è da dire che camminare su una superficie rigida come il pavimento può dare dei fastidi perché il terreno non “ammortizza” il movimento. Ma se ci troviamo bene, avremo sicuramente scoperto un’abitudine rilassante, che fa bene alla circolazione e dà sollievo anche a eventuali difetti dei piedi (alluce valgo, dita a martello, ecc.) troppo a lungo “costretti” nelle scarpe.

 

Camminare scalzi: ci sono controindicazioni?

Non ci sono molte controindicazioni al camminare scalzi che non siano dettate dal semplice buon senso: evitare tutte quelle situazioni in cui è poco igienico o addirittura pericoloso, così come i terreni accidentati.

Un’attenzione in più la devono avere le persone con diabete, per le quali effettivamente non è consigliato camminare scalzi perché la cute dei piedi nei diabetici è molto delicata (ma in qualche caso si può rimediare con dei buoni calzini di spugna), così come chi soffre di alcune patologie come la tallonite.

 

 

 

 

Foto di cromaconceptovisual da Pixabay