Tutto pronto per la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Pubblicato il 24/11/21
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Ogni anno, il 15% della nostra produzione alimentare diventa un rifiuto. Dal 1989 il Banco Alimentare recupera le eccedenze per ridurre lo spreco, sostenere le persone in difficoltà e aiutare l’ambiente. Il 27 novembre è la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

 di Matteo Mochi

 

Secondo il Rapporto Italia 2021 Eurispes, il 71% dei lavoratori autonomi afferma di non riuscire ad arrivare a fine mese, il 58,7% dei commercianti e il 57,6% degli operai. Una situazione sicuramente resa complessa dal difficile periodo economico che stiamo vivendo accompagnato dalla pandemia, una situazione che ogni giorno viene affrontata, assieme a tante altre forme di povertà e disagio, dalle iniziative messe in campo dal Banco Alimentare.

Si tratta di un programma che arriva in Italia nel 1989 sull’esempio della Fondacion Banco de Alimentos di Barcellona e che negli anni si è sviluppato capillarmente sul territorio nazionale fino alla crescita di una rete che ad oggi è costituita da 21 organizzazioni Banco Alimentare e dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che ne guida e coordina l’attività. Nel corso del 2020 Banco Alimentare ha registrato una crescita di richieste di aiuto superiore del 40% rispetto all'anno precedente e gli assistiti sono passati da 1,5 milioni a circa 2,1. Sempre nel 2020 ha distribuito oltre 100mila tonnellate di alimenti attraverso oltre 7.500 strutture caritative convenzionate e oltre 1800 volontari stabili. Per il 2021 siamo già a oltre 80mila tonnellate. Ma come funziona? Una parte degli alimenti arriva dal recupero delle eccedenze dell'industria alimentare: DGO, ristorazione, ortofrutta. Poi, ci sono il 5X1000, la donazione di derrate alimentari destinate agli indigenti dal Fondo di aiuti europei FEAD e, infine, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, durante la quale ogni anno nei supermercati italiani vengono raccolti i pacchi donati direttamente sul punto vendita. Per il 2021 la giornata è fissata al 27 novembre. 

  

La sostenibilità del Banco Alimentare

Sociale: alimenti ancora buoni vengono salvati e non diventano rifiuti, ritrovando una seconda vita presso gli enti caritativi che li ricevono gratuitamente per i loro assistiti.

Economico: Donando le eccedenze, le aziende restituiscono loro un valore economico contenendo i costi di stoccaggio e di smaltimento e offrendo un contributo in alimenti a chi è in difficoltà.

Ambientale: Il recupero degli alimenti porta a un abbattimento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera e al riciclo delle confezioni.

Educativo: Banco Alimentare pone al centro del suo agire la persona - concreta, unica, irripetibile - per “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.