UNA NUOVA APPLICAZIONE CHE CI AIUTA A MIGLIORARE LE NOSTRE ABITUDINI ALIMENTARI E A CONOSCERE L'IMPATTO AMBIENTALE DI TUTTO QUELLO CHE ACQUISTIAMO.
di Matteo Mochi
100grammi di mandorle confezionate producono tanta CO2 quanto una lampadina a LED lasciata accesa per 8,3 giorni, o una macchina diesel guidata per 1,4 miglia (circa 2,3km). La produzione di un bicchiere di latte vaccino (200ml) determina un'emissione di CO2 circa tre volte superiore a quella prodotta dal latte di origine vegetale (soia, riso o mandorla). Per produrre 1kg di carne di manzo sono necessari 15.400 litri d’acqua. La produzione di cibo genera il 30% delle emissioni di CO2 prodotte dall'uomo. Nessun’altra attività umana comporta un simile impatto. L’intero settore dei trasporti (merci e persone) è responsabile del 13,5%. Un pomodoro prodotto in serra genera emissioni di CO2 70 volte superiori a un pomodoro coltivato in un campo. Una bistecca di carne di bovino (250gr) produce circa 3,4kg di CO2, l’equivalente di un’auto di grossa cilindrata che percorre 16km. Capire il cibo e misurare il suo impatto ambientale è fondamentale, utile, necessario.
Setai è una startup nata a Mirano, da un’idea di due giovani ricercatori italiani, Andrea Longo ed Edoardo Danieli, con l'apporto scientifico di eAmbiente, azienda di ingegneria e consulenza ambientale ed energetica veneziana nata nel 2003. L'app funziona in modo semplice e intuitivo: basta utilizzare la fotocamera dello smartphone, si scansiona il codice a barre del prodotto e grazie ad un algoritmo vengono calcolate la valutazione di salubrità e di sostenibilità ambientale. Un aiuto per i consumatori che in questo modo fanno scelte sempre più consapevoli e sostenibili, utili al proprio benessere e a quello del pianeta. L'applicazione riporta principalmente due informazioni: la salubrità del cibo, cioè la qualità dei valori nutrizionali e degli ingredienti, e l'impatto ambientale del prodotto. Quest'ultima è la vera innovazione introdotta dalla metodologia scientifica sviluppata da Setai che permette di calcolare le emissioni di gas serra generate durante tutto il ciclo produttivo: dalla coltivazione all'arrivo sullo scaffale del supermercato. Entrambi questi indici vengono rappresentati, numericamente, con una scala che va da uno a dieci e, cromaticamente, con una griglia che va dal rosso al verde acceso. Grazie all'applicazione, ciascun consumatore può valutare le alternative a minor impatto ambientale, tracciare i suoi consumi di anidride carbonica e investire un euro per poter piantare uno o più alberi. L'obiettivo di Setai è espandersi in Italia e in Europa e diventare un punto di riferimento anche per quelle aziende che vogliono mostrare, già sull'etichetta, i dati dell'impatto ambientale reale dei loro prodotti.