Che cucina sarebbe senza una teglia?

Pubblicato il 02/12/21
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Chi l’ha inventata non si sa, forse i Greci, forse i Troiani. Quel che è certo è che i Romani la perfezionarono e la portarono in Romagna, dove la “tegghia” diventò quell’utensile che noi tutti utilizziamo per cucinare pietanze elaborate e dense di sapori.

di Giancarlo Sammartino


Non esiste cucina senza una teglia. Dal latino tegula (da tegere, ovvero coprire) è l'utensile che tutti noi usiamo per cuocere in forno e in alcuni casi anche direttamente sul fuoco. Ne esistono di vari materiali in metallo: acciaio inox, ferro, alluminio, possono essere antiaderenti con rivestimento in teflon o stagnate in rame.

La storia della teglia, antichissima, si intreccia fatalmente con quella di un alimento altrettanto antico: la piada, che proviene dalla Romagna. Nel borgo di Montetiffi, nella provincia di Forlì-Cesena, un laboratorio-museo custodisce l'arte antica dei tegliai romagnoli e le loro teglie in terracotta con i caratteristici “testi” dal bordo rialzato nel pieno rispetto del tradizionale mestiere del tegliaio. Ma le sue origini sono ancora più antiche: in Romagna la portarono i legionari romani che avevano imparato - racconta Virgilio - dagli esuli troiani, approdati con Enea sulle rive del Tevere, a impastare la farina, ridurla in sottili sfoglie e cuocerle su tegole posizionate su tre mattoni arroventati da un fuoco prodotto da stoppie e rami secchi. Ed è proprio da quelle tegole che deriva il nome “tegghia” o “teglia”, detta anche “testo” dal latino “testum”, coccio o frammento di terracotta.

Uno dei primi documenti che descrivono l'attività dei tegliai di Montetiffi risale al 1527. Un decreto emanato da Sigismondo Malatesta, signore di Rimini e Fano, uno dei più audaci condottieri militari in Italia, proibiva l'importazione di vasi di terracotta fabbricati in altri luoghi, fatta eccezione dei “vaxi de terra d'ogni sorte vel qualità che fossino facti ed conducti da Montetiffi...”

Fino a oltre la metà del XX secolo parecchie erano ancora le famiglie di tegliai in attività, ma agli inizi degli anni '90 gli ultimi due fabbricatori di teglie chiusero l'attività. Ma fortunatamente l’arte e la tecnica sono sopravvissute e oggi grazie alle teglie possiamo cucinare dalle focacce alle crostate, dalle lasagne alle torte. Che cucina sarebbe senza una teglia?