Chi ha paura dell’acqua?

Pubblicato il 18/06/19
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Bambine con occhiali da sole nuotano in piscina aiutate dalle ciambelle

I bambini e il mare... un’amicizia che a volte ha bisogno di qualche piccolo aiuto. Che cosa deve essere la vista di quella immensa distesa d’acqua per un bambino che comincia a rendersi conto del mondo che lo circonda? Abbiamo mai fatto una proporzione tra l’altezza di un bimbo di pochi anni e la vastità del mare? Rispetto alle dimensioni di un adulto quella massa “vivente” in movimento sembra sicuramente molto, ma molto più grande.

È, quindi, abbastanza naturale (per lo meno non c’è da stupirsi) se come prima reazione il bambino ha paura del mare. A quel punto è meglio procedere per avvicinamenti graduali. Infatti, in genere, i lamenti e le piccole bizze dell’esordio marino si risolvono ben presto in una vera e propria “mutazione” del bambino fino a che… diventa un problema invece allontanarlo dall’acqua!

D’altronde, come resistere al richiamo di un fresco abbraccio che ti salva dal caldo dell’estate e, sia al mare sia in piscina, sa farti divertire con poco? Bastano un pallone, una maschera, un salvagente, un canotto o un animale gonfiabile, meglio se conditi da un po’ di compagnia, e qualunque distesa idrica diventa un irresistibile parco-giochi, che ha il doppio vantaggio di non chiudere mai e di ricordare la dolcezza e l’avvolgenza del grembo materno.

Come in tutti i casi, c’è però un “ma”, ossia delle attenzioni e delle regole da rispettare.

Innanzi tutto, non bisogna mai entrare in acqua prima che siano trascorse almeno tre ore dall’ultimo pasto: è questa una norma importantissima perché non osservarla può portare a una pericolosa congestione.

Bisogna, poi, imparare a stare a galla e a nuotare. Diciamo pure ai nostri bambini che non è difficile: è sufficiente vincere il timore iniziale e poi non ci si dimentica più. Proprio come andare in bicicletta: una volta imparato chi se lo scorda? E come le due ruote, anche saper nuotare serve moltissimo.

È importante seguire le lezioni di un bravo maestro (in Italia, per fortuna, non mancano!). Inoltre, nuotare per un giusto numero di bracciate o di vasche fa bene alla salute e modella il fisico con impareggiabile armonia. E poi, siccome ai piccoli (ma anche ai grandi!) piace giocare, saper galleggiare e nuotare amplifica ulteriormente le possibilità di svago e divertimento della piscina e del mare. Giudizio, quindi, ma... tutti in acqua!

Davanti a noi c’è un’altra estate: siamo pronti?

 

 

 

Foto di Pexels da Pixabay

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