Coltivare le orchidee

Pubblicato il 11/10/19
Tempo di lettura: 2 minuti
Vasi di fiori primaverili

Gli appassionati di orchidee sanno che in questa stagione è ormai arrivato il momento – almeno nelle regioni del Nord e del Centro – di spostare le orchidee in casa (a meno che non si disponga di una serra). È un passo indispensabile, infatti, per avere splendide fioriture dalle nostre orchidee.

Le orchidee hanno fama di piante “difficili” da coltivare, ma almeno alcuni generi più comuni, eppure bellissimi come la Phalaenopsis, sono facili da coltivare: basta conoscere bene le loro esigenze.

 

Coltivare le orchidee: il substrato

Al momento dell’acquisto, la nostra orchidea ha già il substrato adatto. Si dovrà rinvasare l’orchidea quando ci accorgeremo che le radici hanno riempito tutto il vaso (per questo si consigliano vasi trasparenti): talvolta possono arrivare anche a rompere i vasi di plastica! Prendiamo allora 2/3 di bark (è il substrato a base di corteccia apposito per orchidee) e 1/3 di sfagno, teniamoli in ammollo in acqua distillata e poi usiamoli per rinvasare l’orchidea (in un vaso dal diametro poco maggiore). Se la confezione è aperta, possiamo brevemente bollirli – sempre in acqua distillata – per scongiurare il pericolo muffe.

 

Coltivare le orchidee: la posizione

Le orchidee amano una posizione molto luminosa, ma al riparo dal sole diretto. In casa, quindi, il più possibile vicino a una finestra non troppo soleggiata; sul balcone, se vi arriva il sole diretto per troppe ore, basterà usare un po’ di tessuto non tessuto per creare una piccola “tenda” che le ripari dai raggi diretti del sole.

 

Coltivare le orchidee: le innaffiature

È importantissimo garantire molta umidità alle orchidee, il che però non significa annaffiare troppo. La giusta umidità per le orchidee si ottiene in questo modo:

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    nebulizzare ogni giorno le foglie con acqua distillata;

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    posizionare il vaso su uno strato di argilla espansa da tenere sempre umida (meglio se con acqua distillata);

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    innaffiare con acqua distillata quando vediamo che il substrato è quasi completamente asciutto.

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Perché l’orchidea non fiorisce?

Abbiamo garantito tutte queste cure, eppure l’orchidea non fiorisce? Se le foglie sono belle verdi, robuste e sane, e se la pianta emette nuove radici sane e vigorose, può darsi che le manchi… l’escursione termica. Indispensabile per la fioritura delle orchidee è l’escursione termica fra giorno e notte che si ottiene spostandole all’esterno non appena le temperature notturne non scendono sotto i 16 gradi (come detto, se il balcone è soleggiato, dovremo creare una protezione con il tessuto non tessuto), e riportandole in casa in autunno quando appunto le temperature notturne cominciano a scendere sotto i 16 gradi.

La fioritura delle orchidee dura per molte settimane: al termine, tagliamo lo stelo più in basso possibile.

 

 

 

 

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