Conigli nani: tutto quello che bisogna sapere
La scelta di animali domestici con i quali condividere la propria vita è svariata e, nonostante abbiano preso piede i più insoliti e bizzarri esemplari tra rettili e insetti, i più comuni, come il cane e il gatto, hanno sempre una enorme fetta di preferenze. Uno simile a questi è il coniglio nano. Questo simpatico animaletto è ideale da tenere in casa e, se si hanno bambini piccoli, possono essere una ottima occasione per educarli alla cura e al rispetto.
I conigli nani (ne esistono diversi tipi come testa di leone, olandese, polacco, ariete) richiedono in genere un impegno minore rispetto a un cane, ma hanno bisogno di alcune importanti accortezze. Amichevole e dal temperamento tranquillo, può essere perfetto per un po’ di buona compagnia e per la convivenza con altri animali, in particolare il gatto.
Si tratta di un erbivoro lagomorfo, cioè munito di due incisivi superiori che lo differenzia dai roditori che ne hanno uno solo. Questo comporta il fatto che tutti i denti tendono a crescere con regolarità e richiede un monitoraggio del loro sviluppo per evitare patologie o problemi legati alla malnutrizione in quanto, se diventano di ostacolo alla mobilità della bocca, le criticità di masticazione diventano gravi. Per questo sono indicati i controlli da un veterinario che possa fornire utili indicazioni. In ogni caso, può essere utile mettergli a disposizione qualche piccolo legno di vite da rosicchiare.
Il peso di un coniglio nano adulto non supera i cinque chili, l’età della maturità sessuale si aggira tra cinque e sei mesi per il maschio e intorno ai quattro per la femmina, che ha una gravidanza di circa un mese. Esiste la possibilità di sterilizzarli, metodo utile in particolar modo per il sesso femminile per evitare malattie, come ad esempio il tumore dell’utero o le tipiche infezioni che interessano la zona. Inoltre eviterete di trovare la pipì sparsa per la casa e i vostri amici saranno meno predisposti a potenziali comportamenti aggressivi una volta sterilizzati.
Come casetta è importante fornirne una che possa permettergli di muoversi sia su quattro zampe che su due, dunque una gabbietta sufficientemente alta e con qualche passatempo ludico adeguato. Assicuratevi di munirla di uno spazio interno coperto per i momenti in cui il coniglio nano preferisce starsene con se stesso. Il truciolo o il granellato, come la paglia, possono fungere da lettiera. Evitate tutto ciò che può essere abrasivo per le zampe, dunque niente sabbia per i bisogni o le segature di alberi che possono essere tossiche, come quelle delle conifere. Potrete farlo uscire dalla gabbietta purché sia ben sorvegliato e non combini o, soprattutto, non si metta nei guai rosicchiando cavi elettrici (mortali), mobili e altri oggetti appetibili. Anche i conigli nani, se abituati, fanno i propri bisogni in uno o più punti indicati.
La dieta deve essere accuratamente erbivora: verdura fresca, mangimi pellettati che non abbiano meno del 15% di fibra, erba medica e in genere fieni di qualità. Ogni paio di giorni potrete dargli un po’ di frutta. Accertatevi che il cibo ortofrutticolo sia sempre lavato ma senza residui d’acqua e a temperatura ambiente. Munite la gabbia di un beverino a goccia con acqua fresca sempre disponibile. Non vi preoccupate se vedete un coniglio nano ingerire le proprie feci, esse sono ricche di proprietà nutritive e una volta espulse le ricolloca mangiando gli escrementi. Un processo magari poco gradevole alla vista, ma utile per recuperare le sostanze.
Infine, i conigli nani sopportano meglio il freddo del caldo, ma una temperatura ottimale può essere intorno a 20°. Attenzione agli sbalzi temperatura ed evitate esposizione a correnti d’aria!