Estate, mare, voglia di assaggiare nuovi piatti di pesce… Perché dunque non lasciarsi tentare dal sushi? Eppure, sebbene tutti identifichino il sushi con il pesce crudo, in realtà nella cucina giapponese (nella quale è stato introdotto dal sudest asiatico), il “sushi” è propriamente un piatto a base di riso (rigorosamente riso giapponese Uruchimai, che ha chicchi tondi e molto piccoli e che nel sushi viene impiegato già cotto e mescolato con aceto di riso) e accompagnato da alghe, verdure, uova o, appunto, pesce crudo.
Che differenza c’è tra sushi e sashimi?
Nella cucina giapponese, il “vero” piatto a base di pesce crudo è invece il sashimi, che a differenza del sushi non prevede il riso, ma solo il pesce crudo. Quindi… il sushi può essere mangiato anche da tutti coloro a cui non piace il pesce (sushi di verdura, sushi con uova...), il sashimi invece no.
Il sushi è sicuro?
Che si tratti di sushi o di sashimi, per mangiare il pesce crudo è indispensabile che questo venga prima “abbattuto”, ossia collocato in un abbattitore di temperatura (oggi ne esistono anche per uso domestico), dove in breve tempo viene portato a temperature molto basse, che uccidono i batteri (cosa che normalmente avviene con la cottura). Anche il pesce deve essere di prima qualità e di filiera accertata. D’altro lato, i vantaggi del mangiare pesce crudo sono quelli di avere un cibo leggero e poco calorico, ricco di acidi grassi Omega-3.
Come si mangia il sushi?
Imbarazzati al pensiero di usare le bacchette? Ecco una buona notizia: il sushi si può mangiare con le dita! La regola principale quando si mangia il sushi è quella di portare alla bocca il boccone intero, senza morderlo a metà (sia che si usino le bacchette oppure le mani). Inoltre, il sushi deve essere prima delicatamente inzuppato nella salsa di soia (che fa da accompagnamento) dalla parte del pesce, e non da quella del riso.
Buon sushi a tutti!
Foto di Kevin Petit da Pixabay