Ferie d’agosto

Pubblicato il 07/08/22
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Una vacanza alla riscoperta dei tanti piaceri della vita, per un’estate fatta di relazioni, esperienze, natura, bellezza. In compagnia della nostra tradizione enogastronomica.

di Claudia Ceccarelli


La parola d’ordine di questa nostra lunga estate calda? È rivincita. Sconfitti 1 a 0 dalle recenti vicende (dalla pandemia alla guerra), arriviamo a queste vacanze fermamente decisi a riprenderci, almeno in parte e per quello che è possibile, quanto ci è stato tolto negli ultimi due difficilissimi anni. Questa è l’estate del “revenge travel”. E se, nella lingua inglese “revenge” può avere il senso aspro della “vendetta”, nella nostra può tradursi nel più calzante e giocoso “rivincita”, in tutti i significati estivi che possiamo attribuirgli.

Recuperare ad alta intensità il tempo e la qualità della vita, legati al piacere di conoscere, condividere, mettersi alla prova, sperimentare: la nostra estate 2022 passa da qui, dal fare esperienza con tutti e cinque i sensi delle infinite possibilità di bellezza di cui possiamo godere. Del resto, nel nostro Paese, non possiamo che ritenerci fortunati, trovandoci tutti a vivere in prossimità di luoghi naturali, architettonici e artistici, che rappresentano attrazioni turistiche affascinanti a livello internazionale.

Che sia un bagno nelle acque fresche del mare o di un fiume o di un lago, una passeggiata in campagna, un’escursione ad alta quota, uno spettacolo teatrale, un film all’arena estiva, la visita a un museo e a una città d’arte, un concerto, la compagnia delle persone amate, l’incontro con tradizioni sconosciute o una tranquilla villeggiatura nei luoghi della nostra infanzia… Oggi ci troviamo a desiderare con forza tutto ciò che ci piace e che la vita può offrirci. L’uomo è un “animale sociale”, come diceva Aristotele, ed evidentemente desidera continuare a esserlo.

“Nel 2022 il motto di chi ama viaggiare sarà ‘cogli l’attimo’. In molti vorranno recuperare il tempo perduto e fare le vacanze a lungo rimandate”, rivela un’indagine condotta da Booking.com, evidenziando come per il 79% degli intervistati la scelta si orienterà verso quelle situazioni che promuovono il benessere mentale ed emotivo. Proprio nel solco della tradizione e del significato più profondi che hanno sempre avuto le ferie d’agosto, come momento di meritata rigenerazione, da quando nel 18 a.C. l’imperatore Ottaviano Augusto le aveva istituite, perché il mese a lui intitolato fosse interamente dedicato al riposo, al divertimento e ai festeggiamenti, in vista delle nuove fatiche dell’autunno.

Quando si parla di benessere, in Italia, non si può non parlare anche di cibo, che nelle vacanze estive, e soprattutto nella giornata di Ferragosto, trova da tradizione la sua celebrazione più trionfale. L’estate del 2022 registra infatti “il prepotente ritorno della convivialità con il superamento delle restrizioni anti-Covid”, con Coldiretti che prevede che sarà destinato alla tavola ben 1/3 della spesa turistica, tanto da costituire una delle voci portanti del budget vacanziero degli italiani. Anche in termini di orientamento nella scelta delle destinazioni: accanto ai luoghi più gettonati per le ferie estive, si assiste alla riscoperta di quei piccoli borghi dove, secondo un’indagine di Coldiretti e Fondazione Symbola, nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali e dove si può conoscere e assaporare la ricchezza e la qualità della nostra straordinaria tradizione agricola ed enogastronomica.


“Il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche l’acquisto di souvenir o specialità enogastronomiche, è per molti turisti – ha evidenziato Coldiretti – la principale motivazione del viaggio in un Paese come l’Italia, che è l’unico al mondo che può contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare”.


L’agosto della nostra rivincita sarà fatto soprattutto di questo, della materialità carica di natura, tradizione e storia che intesse la nostra vita e di cui ora, con ravvivata consapevolezza, abbiamo voglia di riappropriarci. A partire dalla scelta, la ricerca e la sorpresa legate a quel che mangiamo, perché, come diceva Virginia Woolf, “uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se prima non ha mangiato bene”.