22/4/23 - Giornata Mondiale della Terra: ambiente, alimentazione sostenibile e impegno personale al centro della più grande manifestazione dell'anno

Pubblicato il 21/04/23
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Secondo l’ultimo report del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, l’agenzia dell’ONU responsabile della scienza del clima, la Terra si sta riscaldando a una velocità che non ha precedenti: l’ultimo decennio è stato il più caldo di sempre. L'ultimo rapporto Ispra sul consumo del suolo in Italia evidenzia come, con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo sia tornato a crescere sfiorando nel 2021 i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno. Nel 2022 il WWF riporta come ogni italiano abbia gettato nella sp0azzatura più di 27 chili di cibo l'anno a persona.


Temperature in crescita, consumo del suolo, alimentazione e sprechi solo alcuni dei temi che ci vedono protagonisti nel nostro rapporto con la Terra. L'unica strada possibile è quella di investire nel nostro pianeta (“Invest In Our Planet”), come recita la chiamata all'azione dell'Earth Day 2023. “Nel 2023 dobbiamo riunirci di nuovo in collaborazione per il pianeta", ha spiegato Kathleen Rogers, presidente di Earthday.org annunciando il tema dell'edizione di quest'anno. “Le imprese, i governi e la società civile hanno la stessa responsabilità di agire contro la crisi climatica e accendere la scintilla per accelerare il cambiamento verso un futuro verde, prospero ed equo. Dobbiamo unirci nella nostra lotta per la rivoluzione verde e per la salute delle generazioni future. Adesso è il momento di investire nel nostro pianeta”.


Una sensibilità, quella per le tematiche ambientali, che in Italia, ha visto crescere in modo esponenziale anche le ricerche su Google dove, nelle ultime settimane proprio con l'avvicinamento all'Earth Day, il termine “siccità” ha registrato un +387%, “cambiamento climatico” un +153%, clima un +53% e ambientalismo un +37%.


Nel corso degli anni la partecipazione internazionale alla Giornata della Terra è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo . È la “Green Generation” che coinvolge tutte le persone proiettate verso un futuro segnato da responsabilità e consapevolezza individuali per il raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità.


Le Nazioni Unite celebrano la Giornata delle Terra ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali presenti sul pianeta. Nel corso del tempo, l'Earth Day è divenuto un avvenimento educativo, formativo e informativo che coinvolge università e centri di ricerca in tutto il mondo uniti per trovare “soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo. Soluzioni che includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate”.


Tra le iniziative messe in campo in Italia, anche quest'anno torna la Grande Pulizia Globale (The Great Global Cleanup), la campagna per liberare l'ambiente dai rifiuti e dall'inquinamento da plastica.


Giunto al suo quinto anno consecutivo, The Great Global Cleanup “è il più grande evento di volontariato coordinato al mondo che offre l'opportunità a individui e organizzazioni di vedere l'impatto positivo e tangibile che le loro azioni hanno sul nostro ambiente”. L'obiettivo collettivo di aprile 2023 è quello di rimuovere milioni di altri rifiuti dai nostri spazi verdi, comunità urbane e corsi d'acqua.


Tra i temi centrali della giornata c'è sicuramente anche l'alimentazione, presente tra gli obiettivi dichiarati dell’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. La Food and Agriculture Organization-FAO definisce questo approccio come “Un’alimentazione a ridotto impatto ambientale”, ovvero in controtendenza rispetto al modello attuale di produzione che prevede ogni anno milioni di tonnellate di gas serra per i trasporti e un consumo fuori controllo di acqua, ossigeno, energia elettrica, pesticidi e OGM. Investire nel nostro pianeta significa assumere comportamenti sostenibili, soprattutto in termini di riduzione dell'uso della plastica, nel consumare più prodotti freschi e di stagione, nell'evitare gli imballaggi inutili e ogni forma di spreco.