La primavera del nostro benessere

Pubblicato il 11/04/22
Tempo di lettura: 6 minuti

Rinnovamento, consapevolezza e sostenibilità per una rinascita in armonia con la Natura che si risveglia.

 di Claudia Ceccarelli

 

Si chiama Great Life Refresh (grande rigenerazione della vita) e secondo il Report Top 10 Global Consumer Trends 2022, annuale appuntamento di Euromonitor International che registra e comunica le principali tendenze di mercato, è uno degli effetti più macroscopici della pandemia. Benessere e crescita personale diventano il centro di una ricerca che muove da una diversa gerarchia di priorità, fatta di passioni, desideri e traguardi soggettivi da raggiungere. Una ricerca che, secondo il recente studio pubblicato da Google Trend, si fonda su un vero e proprio “green mindset”, in cui la salute psico-fisica di ciascuno viene collegata all’adozione di stili di vita sostenibili all’insegna della naturalità del mangiare, dell’abitare, del viaggiare e del prendersi cura di sé. E la primavera, con la sua valenza di rinascita e risveglio della Natura, è sicuramente la stagione più adatta per passare dalle parole ai fatti.

Insieme alla sostenibilità, diventano fondamentali per il benessere della nostra vita anche i valori della qualità, della semplicità, della relazione, dell’unicità, del risparmio di risorse e del contrasto attivo agli sprechi di ogni tipo di materia, dall’acqua, al cibo, all’energia, valori che di volta in volta si declinano all’insegna del recupero di un’alleanza e di un dialogo con la natura, il territorio, le tradizioni e la coesione con la comunità.

Vediamo dunque le cinque tendenze principali di questa nostra nuova primavera.

 

Un’alimentazione sana per stare in salute, riducendo l’impatto ambientale.

Tre Italiani su quattro indicano nella buona forma fisica uno degli obiettivi della bella stagione, da raggiungere in primo luogo grazie a una alimentazione sicura, genuina e ricca sotto il profilo nutrizionale. E, quando si parla di cibo di qualità, possiamo ritenerci fortunati, perché la nostra Dieta Mediterranea è stata eletta migliore al mondo anche per il 2022. A conferire il riconoscimento, per il quinto anno consecutivo è l’U.S. News &World Report, che stila una classifica di tutte le diete esistenti.

Al secondo posto a pari merito, troviamo la Dash, vantaggiosa per l’ipertensione poiché riduce il consumo di sale, e la Flexatariana, che promuove un approccio vegetariano, pur lasciando spazio a prodotti di origine animale. Si tratta di diete tutte plant based (fondate soprattutto sul consumo di alimenti vegetali), che offrono “varietà, flessibilità e poche regole, se non nessuna”, come ha commentato Gretel Schueller, caporedattore della salute per US News & World Report. In comune hanno il fatto che promuovono il benessere intestinale (nel 2021 le ricerche su Google circa la salute dell’intestino sono aumentate dell’83%) e il rafforzamento del sistema immunitario, altro trend topic che ereditiamo dal periodo pandemico. 

Nella scelta dei cibi, le variabili sempre più decisive per i consumatori sono: stagionalità, origine e tracciabilità del prodotto, produzione nel rispetto dell’ambiente e del benessere animale. “I dati di ricerca indicano che i consumatori si stanno allontanando dalla fase di apprendimento verso quella di azione”, avvertono i ricercatori di Google Trend, perché si orientano verso prodotti che concretamente li supportino nelle abitudini virtuose che intendono adottare. Va in questo senso anche “il crescente interesse per l’agricoltura rigenerativa, che si riferisce a pratiche agricole che promuovono la fertilità del suolo e che possono aiutare a invertire il cambiamento climatico”, indicato dalla rivista Forbes come un altro trend emergente.

 

Il movimento nel verde e le piante negli ambienti domestici

“Sedersi all’ombra, in una bella giornata, e guardare in alto verso le verdi colline lussureggianti, è il miglior riposo”, scriveva Jane Austen, raccontando l’effetto benefico che la natura esercita su corpo e spirito. Nella nostra primavera ogni momento libero rappresenterà una buona occasione per trascorrere un po’ di tempo nel verde. Che sia una passeggiata al parco o una gita fuori porta, uno dei trend della bella stagione è proprio la ricerca del contatto con la natura, in campagna come in città. Stare nel verde aiuta a ridurre ansia e stress, accresce l’attenzione, favorisce la creatività e la nostra predisposizione al problem solving.

E se può essere sufficiente una mezz’ora alla settimana, ricavabile anche dai più impegnati, gli esperti raccomandano quattro o cinque “esposizioni” a settimana. Un consiglio utile in chiave di digital detox? Spegnere lo smartphone e disconnettersi per tutto il tempo della passeggiata. E, a proposito di ritmi naturali, è importante individuare il nostro cronotipo per scegliere il momento migliore da dedicare al movimento fisico: siamo allodole mattiniere o gufi tiratardi?

È anche l’aspetto di relazione a dare sostanza al nuovo desiderio di verde e di natura. Nel frequentare i parchi cittadini si esprime la necessità di aprirsi all’incontro con altre persone, rafforzare i rapporti sociali e rinsaldare il senso di appartenenza alla comunità. Numerose ricerche scientifiche hanno inoltre rivelato come, grazie alle attività nel verde, bambini e ragazzi migliorino il livello di autostima e, di conseguenza, le loro capacità sociali. Un aiuto prezioso dopo questo difficile periodo pandemico, anche in una logica di prevenzione di fenomeni di bullismo.

 

La natura entra in casa, con il trionfo dei materiali della tradizione.

Legno, meglio se certificato, marmo, pietre naturali, ma anche sughero, lino, canapa e cotone. Il 2022 è l’anno che vede l’affermazione decisa dei materiali che, portando la natura nel nostro spazio di vita, diventano garanzia di benessere e comfort abitativo. Addirittura, secondo il Catawiki 2022 Trends Report, una tendenza in continua crescita è la ricerca di fossili, visti come un pezzo di “storia naturale” che possiamo collocare nella nostra casa.

La riscoperta dei materiali naturali corrisponde a un desiderio sempre più accentuato di homefullness, secondo la definizione di Tiffany Watt Smith, che declina il concetto di mindfulness (consapevolezza) nell’abitare. Al materiale naturale si associano infatti la salubrità, la riduzione delle emissioni inquinanti, la durabilità e la possibilità di recupero e riciclo nel segno della sostenibilità.

Un’equazione che sta investendo anche le case di vacanza con l’hashtag #zerowaste che ha totalizzato 1,6 miliardi di visualizzazione globali su TikTok e su Airbnb, nella richiesta di abitazioni sostenibili che garantiscano arredi naturali, risparmio energetico e una buona efficienza.

Agli spazi che abitiamo, diventati in questi anni pandemici spazi polifunzionali, spesso con qualche fatica, chiediamo ora serenità e relax. Da qui anche l’affermarsi di un gusto che privilegia le forme morbide e tondeggianti, e anche il ritorno rassicurante dei pizzi, dei tessuti e delle tappezzerie floreali o con foliage, secondo quella tendenza chiamata #grandmillennial, sintesi tra “grandma” (nonna) e “millennial” (i diciottenni del 2000), che reinterpreta in chiave contemporanea lo stile delle case delle nonne.

 

L’eleganza del recupero e del riciclo come contrasto allo spreco.

In un momento di carenza di materie prime, aumento dell’inflazione e crisi energetica come l’attuale, il contrasto allo spreco di risorse è diventato un fattore etico, oltre che estetico. Da qui il trend in continua crescita dello shopping di seconda mano e dei mercati peer-to-peer che in questo 2022 prosperano grazie alla ricerca di articoli unici, convenienti e di recupero. Il vintage è letteralmente esploso (un’attenzione crescente va agli anni Novanta) per la possibilità di dare una seconda vita ad oggetti rari, belli e percepiti di buona qualità, che vengono reinventati nell’uso con scopi completamente nuovi e per dare un’impronta personale e sofisticata agli ambienti.

Una tendenza confermata da Catawiki 2022 Trends Report, con il 61% degli esperti che la individua come una delle predominanti. Perciò largo a lampade, soprammobili, poltrone pre-loved (già appartenuti ad altri), ma anche tessuti recuperati, soprattutto se naturali, e curiosi oggetti di design, in una sorta di risposta al consumismo sfrenato e alla massificazione dello stile fast. Approfittando delle belle giornate di primavera, non c’è che l’imbarazzo della scelta per visitare mercati e fiere alla ricerca di pezzi originali e buone occasioni.

E se troveremo tavoli di bistrò o vecchie insegne nella casa di qualche nostro amico o parente, oppure in un ufficio o in uno studio privato, beh, saremo sicuri di essere in un luogo veramente trendy.