La tavola delle feste… nel mondo

Pubblicato il 31/12/19
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Rustici

Sono le feste più importanti dell’anno. Natale e Capodanno sono non solo l’occasione per riunire parenti o amici, ma anche per dare il meglio di sé ai fornelli: sarà perché magari c’è un po’ più di tempo a disposizione, sarà la voglia di far stare bene i propri cari anche a tavola (e di stupire, e di prendersi qualche complimento!), ma i piatti tipici di questo periodo sono – tutti e ovunque – veramente speciali e di esecuzione più lunga e complessa del solito. Ecco un piccolo giro del mondo alla ricerca dei sapori e delle tradizioni degli altri.

 

Ricette delle feste in Europa

Iniziamo il nostro viaggio dai cugini francesi. Fra le tipiche ricette delle feste francesi, soprattutto nelle regioni settentrionali, c’è la fressure de porc, piatto a base di carne e interiora di maiale. Dolce natalizio per eccellenza è la galette des rois (ossia la torta dei re), a base di pasta sfoglia e ripieno di crema alle mandorle. Ricco il cenone in Provenza, dove la tradizione vuole che vengano preparati sette piatti di magro, a base di verdura e pesce, e 13 dessert (13 come il numero dei partecipanti all’ultima cena): tra questi ci sono i calissons d’Aix (biscotti ricoperti di glassa con mandorle e scorze di melone e arance candite), e i “quattro mendicanti”: mandorle, noci, nocciole e frutta secca, simbolo dei quattro ordini monastici.

Le ricette spagnole di Natale portano in tavola l’escudella i carn d’olla (zuppa di verdura e carne), il tacchino con frutta glassata al forno e, per chiudere in bellezza, torrone e polvorones, dolcetti preparati con limone, cocco e caffè.

Protagonista assoluto della cena della vigilia di Natale in Portogallo è il baccalà, il piatto nazionale per eccellenza; fra gli antipasti, soprattutto nel nord del paese, il polipo e il prosciutto iberico.

A base di carne il Natale in Olanda con i kipperragut, voul-a-vent con un ripieno a base di funghi e carne di pollo e di vitello.

Il cenone della vigilia in Germania è semplice e leggero, in genere un piatto di brodo di carne o pesce; finale in dolcezza con il Christstollen, un pandolce spolverato di zucchero a velo che ha un sapore che ricorda i nostri panettoni. Portata principale del pranzo del 25 è il Martinsgans, arrosto d’oca imbottito di castagne, mele e cipolle che ha bisogno di diverse ore di cottura, accompagnato da cavolo rosso e Klöße (grossi gnocchi di patate, i nostri canederli).

Abbuffata di dolci natalizi in Austria: dalla torta di Linz, con mandorle, lamponi e cioccolato fondente, al Kranz (strati alternati di pasta per brioches e pasta sfoglia farciti con confettura e frutta candita) ai Kipferl (biscotti alla vaniglia a forma di ferro di cavallo), non c’è che l’imbarazzo della scelta. La sera del 24 si cena con la carpa fritta (o farcita, o in guazzetto); il pranzo di Natale invece è basato soprattutto su anatra e oca ripiene e cotte al forno.

Latte, riso e mandorle sono gli ingredienti base del dolce tipico natalizio in Danimarca, il ris a l’amande. Mentre in Svezia si danno un gran da fare per la sera della vigilia, con una cena a base di piatti di pesce secco, prosciutto, riso al latte, polpettine al prosciutto; il tutto annaffiato dal glogg (vino caldo aromatizzato, versione svedese del nostro vin brulé). Dolci natalizi sono il lussekatte (una ricca ciambella di pasta dolce, lievitata ed aromatizzata con zafferano ed uvetta) e i pepparkakor, biscotti sottili allo zenzero, solitamente tagliati a forma di piccoli uomini e donne, di maialini o cuori. E nel paese di Babbo Natale, la Finlandia, se la cena della vigilia vede protagonista il merluzzo, il pranzo di Natale è una festa grazie al prosciutto: quello che arriva in tavola è il risultato di una lunga marinatura con spezie e birra e di una altrettanto lunga cottura in forno.

Al di là del mare, portata principe del pranzo natalizio in Gran Bretagna è il tacchino arrosto: la ricetta tradizionale prevede un ripieno realizzato con nocciole tritate, carne di vitello, bacon e grasso di rognone. Immancabile il Christmas pudding. In Irlanda non c’è un vero e proprio antipasto tradizionale per il pranzo di Natale, ma la scelta varia tra cocktail di gamberetti, melone o salmone affumicato. Oltre al Christmas pudding, si mangia la mince pie, una tortina ripiena di frutta secca e aromi.

 

Ricette di Natale nel mondo

Negli Usa non c’è un vero e proprio menù per il giorno di Natale, e in genere si tende a ripetere quello del Giorno del ringraziamento che si celebra a fine novembre: in tavola finisce così il tacchino, a volte sostituito con l’arrosto di prosciutto. A non mancare sono i dolci e l’egg nog, una bevanda di fine pasto simile allo zabaione.

Dolcissimo il Natale in Messico, dove si preparano i buñuelos (frittelle condite con lo sciroppo di piloncillo, un preparato ricavato dal succo dello zucchero di canna), e la pinata: parente stretto ella nostra pentolaccia, è un contenitore di cartapesta che viene riempito di dolci, canditi e frutta e poi appeso così che i più piccoli possano divertirsi a romperlo e a conquistarsi il contenuto.

E infine, anche in quei Paesi nei quali il Natale cade in piena estate, la tradizione viene rispettata. Certo a noi pare singolare festeggiarlo con una bella grigliata in spiaggia, ma è quello che fanno in Australia. A non mancare è un dolce tipico natalizio, naturalmente estivo, la pavlova: meringa ricoperta di panna montata e frutta fresca.

 

 

 

Foto di pasja1000 da Pixabay