La stagione degli asparagi

Pubblicato il 24/05/21
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Asparago fresco su tagliere

DA APRILE A GIUGNO, SELVATICI O COLTIVATI, SONO BUONISSIMI, SEMPLICI DA CUCINARE E FANNO BENE.

di Nina Pietragrua



Quando il sole tramonta sempre più tardi, da aprile ai primi di giugno, si estende il regno di Sua Maestà l’asparago. Lo si può trovare tra prati, cespugli e boschi, nella sua varietà selvatica, che nel nostro Paese cresce abbondante, ma soprattutto coltivato nei campi. E qui l’Asparagus officinalis rivela una schiatta nobiliare illustre, che comprende numerose famiglie regionali di pregio come l’asparago bianco di Cimadolmo, grosso e dal sapore delicato, oppure gli asparagi piemontesi della piana del Po e ancora quello violetto di Albenga, unico al mondo per il suo colore. Originari della Mesopotamia, gli asparagi si diffusero rapidamente nel mondo antico, conquistando anche i Romani, per il gusto dalle note di noce e di carciofo insieme,e per le spiccate virtù disintossicanti e diuretiche.

Presenza immancabile sulle tavole aristocratiche, sembra che di asparagi fosse particolarmente ghiotto il Re Sole che avrebbe voluto mangiarli tutto l’anno, facendo predisporre delle serre ad hoc. Ma la rara prelibatezza degli asparagi sta proprio nell’essere una primizia della bella stagione: all’ospite che chiede di mangiarne per cena, nel romanzo Di là dal fiume e tra gli alberi di Ernest Hemingway, viene risposto: “Lo sa che in questi mesi non ci sono. Vengono in aprile da Bassano». La coltivazione degli asparagi è molto impegnativa. Occorrono almeno quattro anni per impiantare un’asparagiaia, il cui ciclo di produzione dura dai 10 ai 15 anni e richiede una conduzione attenta per quel che riguarda la concimazione, l’irrigazione e la lotta alle infestanti a cui la pianta è particolarmente sensibile.

"Originari della Mesopotamia, gli asparagi si diffusero rapidamente nel mondo antico, conquistando anche i Romani, per il gusto dalle note di noce e di carciofo insieme, e per le spiccate virtù disintossicanti e diuretiche"

Quando si acquistano vanno scelti con cura: le punte ben chiuse e dritte, e il gambo sodo e senza macchie stanno ad indicare la loro freschezza, fondamentale per conservarne il gusto, ma anche tutte le proprietà nutrizionali. Ricchi di acqua e fibre, gli asparagi infatti sono idratanti, ipocalorici e facilmente digeribili. Il basso indice glicemico e la povertà di sodio li rende consigliati per tutte le età, mentre il buon contenuto di potassio, vitamina C e folati ne fa un vero e proprio toccasana. Grazie alla presenza di asparagina, un amminoacido dalla spiccata azione diuretica, gli asparagi sono degli efficaci detossinanti e sembra che per questo, soprattutto quelli selvatici, siano anche capaci di allontanare tristezza e malumore.