Lettiera per gatti: quale scegliere

Pubblicato il 09/09/19
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Gatto nero disteso sul davanzale

Neofiti del mondo felino che hanno appena adottato un micio, oppure amanti dei gatti da anni e anni: per tutti oggi il mercato degli accessori per animali mette a disposizione una varietà di lettiere per gatti che fanno impallidire le tradizionali strisce di giornale o segatura.

Del resto, per chi vive in appartamento la lettiera per i gatti è una necessità imprescindibile. Vediamo dunque cosa si può trovare in commercio e come adattarlo al meglio alle esigenze nostre e dei gatti:

 

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    lettiere in argilla (bentonite): sono fra i tipi di lettiera più comuni. Possono avere una grana più grossa o più fine (generalmente preferita dai gatti) ed essere agglomeranti o non agglomeranti (le lettiere agglomeranti al contatto con i liquidi formano una “palla” che si rapprende e può essere gettata via consentendo un risparmio e una maggiore durata della lettiera stessa). Sono in genere abbastanza economiche, il prezzo varia a seconda della grana e della qualità assorbente. L’unico difetto può essere quello di produrre polvere. Inoltre, le lettiere agglomeranti non sono adatte ai gattini cuccioli, che potrebbero ingerirne dei piccoli pezzetti con conseguenze anche molto pericolose.

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    lettiere in silicio: la sabbietta in cristalli di silicio si basa su un principio completamente diverso, che è quello dell’assorbenza. Ha il vantaggio di non dover essere smaltita e pulita quotidianamente: basta solo mescolare i grani, che trattengono i bisogni dei gatti. Dopo un determinato tempo (variabile ovviamente a seconda del numero dei gatti presenti) la lettiera va completamente sostituita. Presenta lo svantaggio di essere spesso poco gradita ai gatti, perché i cristalli di silicio sono fastidiosi per i polpastrelli delle zampe.

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    lettiere compostabili: la svolta “green” nel mercato delle lettiere per gatti è data dalle lettiere compostabili (generalmente a base di legno). Come le lettiere in argilla, possono avere una grana grossa o più fine ed essere anche agglomeranti. Più costose delle altre, possono risultare utili in tutti quei Comuni che prevedono rigide regole di smaltimento rifiuti. Il gradimento dei gatti non è scontato, probabilmente anche per l’odore di legno che non sfugge ai loro sensibilissimi nasi.

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In ogni caso, sia che salutiamo l’arrivo di un nuovo micio in casa, sia che decidiamo di proporre una nuova lettiera al “re” del divano, cerchiamo di proporre il passaggio con gradualità, magari aggiungendo una vaschetta in più con la nuova lettiera oppure, per i primi tempi, mescolando la “vecchia” sabbietta con la nuova. Questo ci permetterà di capire meglio le esigenze e i gusti del nostro gatto, evitando anche che scelga… qualche angolo “proibito” della casa come sua nuova toilette!

 

 

 

 

Foto di Bairyna da Pixabay