Natale, regali ecologici

Pubblicato il 20/11/19
Tempo di lettura: 3 minuti
Libro di ricette

Se il Natale è la festa più bella dell’anno e se il 31 dicembre e relativo Capodanno rappresentano un momento di speranza e rinascita, anziché affidarci solo alla buona sorte, possiamo metterci del nostro e, nella febbre dei regali che tutti prende a poco più di un mese dal Natale, scegliere regali di Natale ecosostenibili: la gioia del gesto generoso si abbinerà così alla coscienza di avere fatto il nostro dovere nei rapporti con la natura e con il futuro. Un ottimo valore aggiunto!

Uno dei regali più tradizionali è il cesto natalizio, per far confezionare il quale potremmo scegliere frutta, ortaggi e dolci di produzione locale, secondo il principio della filiera corta, che garantisce un basso impatto ambientale dal punto di vista dei trasporti e del conseguente inquinamento; se poi sono biologici, ancora meglio!

Altro classico, i libri. Qui si potrà agire sui contenuti, optando per racconti, poesie, fiabe, saggi e inchieste a tema ecologico, contribuendo magari a far sì che chi riceverà il nostro dono possa formarsi una coscienza ambientalista, nel caso ad esempio dei bambini, o, per gli adulti, approfondire conoscenze e comportamenti salutari per l’habitat.

 

Regali di Natale fai da te

Se passiamo agli oggetti fai da te, le opportunità si sprecano, anche perché le nostre abitazioni – o quella della nonna o dei vicini di casa – sono sempre stracolme di cose, spesso inutilizzate. Vogliamo realizzare ad esempio delle scatoline a forma di Babbo Natale? Prendiamo una scatola portabottiglie, una maglia rossa, della stoffa rossa, rosa e bianca, un pennarello nero, del fard rosa, fili di lana chiara, colla, una manica di giacca (una che nessuno porta più, mi raccomando!) e del tessuto nero. La stoffa rossa andrà a rivestire la scatola, tranne la parte alta del coperchio, che deve rimanere libera. Per il volto e per barba usiamo come base la stoffa rosa e con il pennarello tratteggiamo gli occhi. Il colorito delle guance arriverà con il fard, mentre la tipica barba di Babbo Natale la possiamo ottenere incollando vicino al viso i fili di lana. Il naso, invece, lo facciamo con un pezzetto di stoffa rosa imbottito. E la manica della giacca? Quella serve a fare il cappello, rivestendo il bordo con una striscia di spugna del colore dell’avorio, così, senza colla: il cappello-coperchio è pronto! Infine, nella parte sottostante della nostra scatolina, incolliamo due pezzetti di stoffa nera: e anche i piedi del simpatico vecchietto saranno pronti!

Questo sistema può essere applicato a mille altri esempi: potremo fare un organizer natalizio con i blue-jeans riciclati, le decorazioni all’uncinetto per l’albero o per la casa, le lucine natalizie dentro i barattoli di vetro, e via dicendo.

E poi possiamo scegliere materiali ecologici nell’abbigliamento: riciclabili, biologici, vegani, ecosostenibili, insomma sani! In commercio, sia in negozio che on line si trova di tutto di più: capi derivati da cotone biologico, eucalipto, bambù, trattati con coloranti naturali, con colori a carota, caffè e indaco naturale. L’altra frontiera è quella dei vestiti realizzati con materiali non più riutilizzabili: cartelloni pubblicitari, cinture di sicurezza, camere d’aria, orologi antichi, vinile, vecchie cravatte e panciotti, fine pezze di sartoria.

 

Natale: come scegliere il regalo giusto

Un’altra idea? Unire l’ecologia alla psicologia o, per lo meno, a una conoscenza non superficiale ma accurata della persona destinataria del nostro regalo, un dato da tenere presente per non fare doppioni o donare cose che non piacciono. Se commettessimo questo errore, lo spreco sarebbe duplice: del materiale e del denaro. E anche con i soldi bisogna essere sostenibili! È pure per questo che, in generale, è consigliabile evitare regali inutili o, peggio ancora, usa e getta.

Quando la scelta del presente sarà stata fatta, facciamo attenzione a imballaggi e confezioni: stiamo sul sobrio e coniughiamo l’estetica con un involucro a basso tasso di produzione di rifiuti, oppure riutilizzabile (per confezionare un capo d’abbigliamento, ad esempio, potremmo usare una borsa di stoffa che sarà poi utilizzabile per la spesa).

 

 

 

 

Foto di Anna Larin da Pixabay