Primavera, è tempo di pulizie

Pubblicato il 11/04/19
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Spugne alla lavanda

“È primavera, svegliatevi bambine!”... Alle destinatarie del celeberrimo inizio della canzone Mattinata fiorentina, aggiungiamo i bambini e gli adulti di entrambi i generi e l'arrivo della stagione più mite diventerà un'occasione di partecipazione familiare al rito delle pulizie di primavera, segnale domestico del risveglio della natura, del sole, del tepore e delle fioriture.

Un rito laico e indispensabile che certamente non sarà divertente e salutare come una camminata nel verde, ma che, essendo un passaggio pressoché obbligato, possiamo provare a rendere gradevole, oltre che utile.

 

Organizzare le pulizie di primavera

Premessa metodologica all'intera operazione è organizzarsi, magari prendendo anche qualche appunto con cui fissare una scaletta di lavoro (al primo posto, meglio mettere la cucina e il bagno o, in caso di doppi servizi, i bagni, che generalmente sono più lunghi e faticosi da pulire) e verificando di avere tutto l'occorrente prima di partire. Nell'attrezzatura non possono mancare i panni in microfibra e un aspirapolvere con testine intercambiabili. Nella metodologia d'uso, poi, bisognerà variare spesso stracci e panni con altri puliti o nuovi. Meglio si lavora e prima si arriva in fondo!

Superato il primo scoglio, sarà più semplice proseguire, specialmente se guardiamo alle pulizie di primavera come a un'opportunità anche per tenersi in forma, usando correttamente gli elettrodomestici, dall'aspirapolvere al ferro da stiro.

 

Pulire l’armadio a primavera

Spesso e volentieri, inoltre, le pulizie di primavera coincidono o possiamo farle coincidere con il cambio di stagione. E se dobbiamo aprire gli armadi facciamo lo stesso con le finestre: aria nuova nelle stanze e freschezza per l'abbigliamento rinchiuso per mesi! Un consiglio: non limitatevi ad un passivo scambio di vestiario tra estate e inverno, ma controllate anche se i vari capi vi stanno ancora. Se no è meglio darli via: ormai le nostre città sono disseminate di cassonetti per il recupero degli abiti usati, e poi c'è sempre un'associazione di volontariato pronta a reinvestire il tutto in altre famiglie o singole persone bisognose.

Ora, con le finestre spalancate, non vi viene la tentazione di sbattere i materassi e di collocarli con la superficie verso il cielo a contendere l'aria aperta a guanciali e cuscini? O di mettere a lavare le tende perché finalmente si liberino delle scorie di un inverno che, notoriamente, con gli impianti di riscaldamento frequentemente in funzione, dissemina negli appartamenti l'odioso laniccio e l'impalpabile e assai antipatica polvere, particolarmente visibile con il sole in tutto il suo non splendore? Certo che sì! È proprio il momento giusto per questa parte di pulizie primaverili.

Senza dimenticare, a proposito di tende, che, fatta la lavatrice, andranno immediatamente rimesse al loro posto, pena la successiva formazione di spiacevoli pieghe in primo piano. Durante il loro lavaggio, però, si potrà procedere a spolverare il soffitto, a lavare imposte, persiane, tapparelle e infissi vari, nonché i vetri delle finestre, quindi a passare lo straccio su specchiere, quadri, soprammobili e mensole, lasciando per ultimo il pavimento, che nel frattempo avrà raccolto parte dello sporco eliminato nelle altre operazioni appena concluse.

 

Pensare a cosa si farà dopo

C'è poi un piccolo accorgimento di fondo che può realmente tornare utile nell'affrontare con più lena e impegno le inevitabili fatiche e l'impiego di ore per forza di cose sottratte al tempo libero, ovvero immaginare cosa sarà possibile fare dopo. Un esempio può essere la pulizia del bagno, che abbiamo già osservato essere una delle più onerose in termini di fatica: pensare a una bella e rilassante immersione nella vasca, magari con profumi vari, la musica di sottofondo e la mente che vaga libera e si rilassa, sicuramente spronerà a fare presto e bene il proprio dovere: dopo l’utile fatica, il dilettevole e meritato riposo!

 

 

 

 

 

 

Foto di RitaE da Pixabay