Tana Hoban e le sue fotografie per i bambini. Quando guardare è un gioco

Pubblicato il 29/11/21
Tempo di lettura: 2 minuti

A 15 anni dalla sua scomparsa, Mutty rende omaggio all’artista statunitense

 di Luciana Fratta


“Vedere” non è la stessa cosa di “guardare”, specialmente quando si parla della realtà che abitualmente ci circonda. Ma anche il quotidiano può essere fonte di meraviglia e di bellezza se solo impariamo a guardarlo, magari pensando di usare il nostro occhio come fosse una macchina fotografica con cui individuare ciò che è più interessante. 

“Attraverso la mia fotografia e attraverso uno sguardo aperto provo a dire: Guarda! Ci sono delle forme qui e dappertutto, ci sono cose da contare, colori da vedere e sempre delle sorprese”, raccontava l’artista statunitense Tana Hoban. Dopo essersi affermata come fotografa di bambini e pubblicitaria, a partire dagli anni Settanta decise di produrre libri fotografici destinati ai bambini. Ne pubblicherà più di cinquanta, prima negli Stati Uniti e poi in Francia, diventando una vera e propria pioniera di un genere del tutto innovativo, quello dei picture book, libri che raccontano storie a partire dalle illustrazioni fatte di grafiche e fotografie insieme. Oggi, nella civiltà delle immagini onnipresenti, si tratta di un genere che sta riscuotendo un interesse sempre crescente, soprattutto sotto il profilo dell’educazione dello sguardo e della capacità di osservazione dei bambini.

A Castiglione delle Stiviere, negli scenografici spazi di Mutty, Guardare è un gioco è la ricca mostra monografica dedicata alla attività di Tana Hoban, a 15 anni dalla sua scomparsa. Il progetto espositivo, a cura di Giulia Giazzoli ed Élisabeth Lortic, in collaborazione con CNAP / Centre national des arts plastiques di Parigi, comprende una selezione di opere fotografiche e l’intera sua produzione di libri, provenienti dall’archivio della casa editrice Les Trois Ourses e ora conservati presso CNAP.

Così, più di trenta fotografie, qui allestite ad altezza bambino e accostate per affinità di forme e colori, danno vita a un percorso dinamico e di grande impatto, che si sviluppa accanto all’esposizione dei picture book dell’artista, insieme ai giochi e agli oggetti ritratti nel libro Of colors and things (1989), e ai cortometraggi realizzati tra il 1980 e il 1987.

Parte integrante dell’evento espositivo, visitabile fino al 22 gennaio 2022, è un vasto programma di attività laboratoriali dedicate a bambini e a insegnati, educatori, genitori e professionisti del campo delle arti e dell’educazione. Ogni giovedì, inoltre, dalle 16.00 alle 17.00, si terranno visite guidate-gioco per bambini e adulti condotte dallo staff di Mutty a ingresso libero con prenotazione (tranne giovedì 30 dicembre e giovedì 6 gennaio 2022).

 

Mutty, Castiglione delle Stiviere, Guardare è un gioco, fino al 22 gennaio 2022.

Per info: www.mutty.it