Rammendo facile: consigli e idee

Pubblicato il 25/01/20
Tempo di lettura: 2 minuti
Rotolo di filo rosa

Se la chiamano “arte del rammendo” ci sarà un motivo: saper rammendare una stoffa consumata oppure un buco consente di risparmiare denaro, è ecologico perché non dobbiamo gettare via il capo danneggiato e inoltre dà anche soddisfazione!

 

Gli accessori necessari per il rammendo

Non è indispensabile avere una macchina da cucire (anche se, per tessuti spessi come il jeans, può essere certamente un aiuto); dunque qui considereremo i casi di rammendo senza macchina da cucire. Gli accessori di base per il rammendo sono:

 

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    aghi di diverse lunghezze e dimensioni

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    filo adatto alla stoffa da rammendare, per colore e spessore (se il capo è di qualità, a volte il produttore fornisce una piccola quantità di filo)

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    fungo e uovo da rammendo (che, messi sotto la stoffa, aiutano a tenerla ferma e a seguire la trama)

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    teletta termoadesiva da rammendo (è una tela sottile, trasparente o simile a garza, che si pone sul rovescio della stoffa e aiuta a creare una base laddove lo strappo è piuttosto esteso)

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    tessuto saldastrappi termoadesivo

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Come rinforzare una stoffa consumata

Secondo il motto “meglio prevenire che curare”, se ci accorgiamo che una stoffa (per esempio sul gomito di una manica) comincia a essere logora, procuriamoci del filo adatto e, stendendo la stoffa sul fungo da rammendo, passiamolo con cuciture parallele nel senso della trama, avendo cura di lasciare il filo un po’ allentato ogni volta che cambiamo direzione (questo evita che il rammendo, con il lavaggio, si restringa troppo). In questo modo ricostruiremo la trama del tessuto, rinforzandolo.

 

Come rammendare un taglio o un buco

Se il taglio nella stoffa è netto, possiamo seguire il procedimento descritto al paragrafo precedente, avendo cura però di applicare della teletta termoadesiva sul rovescio.

Rammendare un buco è un po’ più complicato: dopo aver tagliato via i fili sfrangiati per rendere netti i bordi del taglio, dobbiamo ricostruire sia la trama (ossia i fili orizzontali) che l’ordito (i fili verticali). Anche qui è utile “appoggiarsi” a una teletta termoadesiva. Ovviamente il lavoro si complica (ma non è impossibile) se abbiamo una stoffa quadrettata: serviranno fili di colore diverso per ricostruire i quadretti.

 

Il rammendo creativo

I consigli dati finora sono utili quando si lavora con trama e ordito; ma come rammendare un pile, per esempio, o un qualsiasi tessuto sintetico? Se il buco è molto piccolo (tipicamente, il buco di sigaretta nel pile!) possiamo provare a ritagliare da un punto non in vista del maglione un pezzettino di stoffa, che poi cuciremo sotto al buco. In caso di strappi o buchi molto grossi, questo non sarà possibile, quindi, se non è possibile fare un rammendo invisibile… facciamo in modo che si veda, e che sia creativo! Esistono in commercio toppe decorative già pronte, oppure potremo realizzarne noi una da un tessuto che non deve essere necessariamente uguale per colore a quello originario.

 

 

 

Foto di Zsuzsanna Tóth da Pixabay