Ricetta veterinaria elettronica: come funziona?

Pubblicato il 21/06/19
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Cane abbracciato dal padrone

Dal 16 aprile 2019 è scattato l’obbligo di ricetta veterinaria elettronica per tutti i farmaci prescritti ad animali. Questa norma riguarda indistintamente tutti gli animali e non soltanto gli animali d’affezione: anzi, per gli animali da allevamento consente il controllo della somministrazione dei medicinali e in particolare degli antibiotici, migliorando la trasparenza nel settore, anche per prevenire l’antibioticoresistenza (ossia la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici).

Ma che cosa cambia con la ricetta veterinaria elettronica per i proprietari di cani, gatti e simili?

 

La ricetta veterinaria elettronica per animali d’affezione

Adesso, per acquistare il farmaco veterinario in farmacia, il veterinario (dopo aver compilato un apposito modulo online) fornirà al cliente un pin di 4 cifre (e il numero della ricetta): in farmacia, dovremo comunicare questo pin unitamente al nostro codice fiscale (e/o al numero della ricetta) per acquistare il farmaco.

Naturalmente, il veterinario con ogni probabilità continuerà a fornire al cliente un promemoria cartaceo che riporta posologia e modalità di somministrazione del farmaco, solo che questa nota non servirà più come “ricetta”.

Nel caso in cui la farmacia non abbia subito a disposizione tutti i medicinali prescritti, il proprietario dell’animale può comunque acquistare quelli presenti ed eventualmente rivolgersi a un’altra farmacia per quelli che mancano.

In caso di patologie croniche, il veterinario può compilare una ricetta ripetibile (se il farmaco prescritto rientra in questa tipologia), che consente dunque l’acquisto di più confezioni.

Dal punto di vista fiscale, nulla cambia: anche la ricetta veterinaria elettronica rientra nelle spese veterinarie detraibili al 19%.

 

 

 

 

 

Foto di J C da Pixabay