Riciclo creativo: divertimento e risparmio!

Pubblicato il 11/09/19
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Decorazione di una bottiglia di plastica

L’arte del riciclo è una cosa che nasce dal cuore. Tutto quello che viene scartato ha una sua anima e può essere recuperato: se gli scarti di materia prima come ferro, legno e vetro si può dire che sono ‘nobili’, invece una tazza rotta oppure una piastrella o un oggetto ammaccato possono essere rovesciati o invertiti e prendono subito un’altra forma, è come dare un’altra possibilità. La stoffa poi, che è variopinta, suscita nel riciclatore mille fantasie: può dar luogo a un patchwork che può essere assemblato in base ai colori, oppure si può creare un paesaggio in base alle fantasie delle stoffe. I tessuti di varie forme e spessore come il lino o la seta, a seconda della trama, si possono usare per fare tanti oggetti: le borse meglio se di juta o di altri tessuti robusti per dare spessore, il copriletto con gli scampoli dei gomitoli di lana o cotone, mentre i cuscini si ottengono con gli avanzi di lino.

 

Consigli per riciclare gli oggetti

Il riciclatore, se ha conoscenza di tecniche di arte applicata come la doratura, la laccatura, il Batik, il disegno su vetro, oppure la tecnica del Tiffany (ossia la piombatura del vetro, usata per le vetrate artistiche), può dare origine anche a piccoli oggetti come lampadari o tutto quello che nasce dalla fantasia e gioca con la trasparenza del vetro ed i colori. Chi lo direbbe mai che un pezzetto di una tazzina da caffè di porcellana della nonna, può diventare con la tecnica del Tiffany un originalissimo anello o un ciondolo per una collana? Oppure una stoffa bianca con la sovrapposizione di bagni di colore insieme alla cera d’api fusa può dare origine a un tessuto colorato come facevano le donne di Bali, cioè il Batik: il termine deriva dalle parole indonesiane “amba” (scrivere) e “titik” (punto, goccia), col significato di ciò che si disegna, e l’azione dell’artista per realizzarlo è detta “membatik”.

Sempre pensando agli oggetti quotidiani, un vasetto di vetro dello yogurt può diventare un portacandele da giardino da mettere sul tavolo nelle sere d’estate. E che dire di una cassetta di legno per la frutta? Può essere la scenografia per un teatro dei burattini (togliendo il fondo, aggiungendo il sipario, fatto con degli scarti di lavorazione di una tenda, inserendo finestre ritagliate da una rivista) o diventare una libreria, o un tavolino, un porta giocattoli per i bimbi, una scarpiera… e molto altro ancora. Basta aguzzare l’ingegno e accendere la fantasia e tutti possiamo dare nuova vita alle cose.

 

Riciclare oggetti naturali

Camminando in una vigna dopo la vendemmia, potreste trovare una pianta di vite abbandonata e ricavarci il supporto per una lampada, utilizzando dei tovaglioli di carta, un palloncino da gonfiare e della colla. Dovrete gonfiare il palloncino, attaccarci i tovaglioli intorno con la colla, e quando tutto quanto sarà seccato, basterà pungere il palloncino e la forma sferica della lampada è fatta, e sarà perfetta come paralume del gambo di vite.

Il riciclatore, poi, ama camminare sulla spiaggia quando non c’è nessuno, specialmente nei mesi invernali, e raccogliere tutto quello che gli dona il mare: conchiglie, rami, sassi, spugne marine, ossi di seppia, e tutti gli oggetti che il mare porta con sé. Ad esempio un osso di seppia che viene prima cosparso con un liquido apposito e sul quale poi si applica una foglia d’oro, può diventare agli occhi di chi non è esperto un vero gioiello, lo sapete? E la plastica? Le bottiglie di plastica di tutte le forme e i colori, se tagliate adeguatamente e riscaldate a una fiamma di un accendino o di una candela, possono diventare magnifici fiori che, se si aggiunge un gambo metallico, si trasformano in originali soprammobili o bomboniere insolite.

 

 

 

 

Foto di citypraiser da Pixabay