Riscaldare casa senza sprechi

Pubblicato il 29/10/19
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Manopola del termosifone

Autunno: ecco il momento del cambio di stagione, fa buio prima, il clima si fa più rigido e quindi sempre più desideriamo ristorarci nel tepore casalingo.

 

Riscaldamento domestico: ecologico e senza sprechi

Il privilegio della comodità del riscaldamento domestico, mentre ci dà una mano a sopravvivere al freddo dell’inverno regalandoci in casa quel calduccio che fa tanto piacere, grava sulle nostre tasche ed ha un impatto sull’ambiente certo da non trascurare.

Come conciliare tutto ciò? Innanzi tutto, laddove finanze familiari e situazioni abitative lo consentono, è possibile adottare soluzioni tecnologiche tali da razionalizzare consumi e costi e contemporaneamente diminuire l’inquinamento.

Prendiamo la tipologia oggi più frequente di riscaldamento domestico, quello a caldaia, che da tempo si sta orientando, nelle case private come negli edifici pubblici, verso caldaie ecologiche ed economiche allo stesso tempo: quelle più moderne ed efficienti sono le caldaie a condensazione, che hanno costi superiori alle altre, ma garantiscono in prospettiva consumi e spese decisamente minori.

E se non si hanno le risorse economiche per installare questi più ecologici strumenti? Qualcosa si può fare lo stesso, come ottimizzare funzionamento e rendimento delle caldaie tradizionali per evitare sprechi. E non importa essere tecnici, basta assimilare alcune facili e buone abitudini giornaliere.

 

Buone abitudini per risparmiare

Iniziamo dalla manutenzione degli impianti, una verifica da far fare a tecnici qualificati come minimo una volta l’anno. A ruota vengono i controlli sui termosifoni che, a inizio stagione devono essere sfiatati in maniera da far uscire il residuo d’aria che blocca la circolazione dell’acqua calda. Il funzionamento della caldaia va poi adeguatamente distribuito nel corso della giornata. È consigliato utilizzare un semplice timer, in modo che l'impianto si spenga di notte e quando manchiamo da casa per un lungo periodo.

Occhio poi a non riscaldare troppo le stanze. Non importa se fuori il clima è gelido con temperature al di sotto dello zero: in casa non bisogna superare i 19 gradi, il numero perfetto per il nostro benessere e per limitare i consumi. Ogni grado in più rispetto a tale soglia ha come conseguenza immediata un aumento delle spese pari al 6-10%: prendiamo nota! È anche per questo che è meglio indossare abiti più pesanti e tenere bassa la temperatura domestica.

Un suggerimento ancora più pratico? È vero che d’inverno i panni lavati non asciugano mai e che a volte i nostri caloriferi non sono bellissimi, ma non copriamoli di rivestimenti vari, mobili o biancheria: così facendo l’aria calda non si diffonde nelle stanze e pareti e persone restano al freddo!

Capitolo finestre: l’aria in casa va cambiata, ne va in primo luogo della salute, ma anche... dell’olfatto! Apriamo però le finestre nelle ore più calde della giornata, meglio se il riscaldamento è spento, e teniamole ben chiuse nelle ore più fredde, in genere quelle serali e notturne, stando attenti pure agli spifferi, sempre in agguato. E attenzione a non dimenticare aperte le finestre del bagno o della camera da letto, i luoghi dove siamo comunque più scoperti e vulnerabili!

Non dimentichiamo infine il Decalogo dell’Enea, Ente pubblico per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, disponibile al link http://titano.sede.enea.it/Stampa/index.php.

 

 

 

 

Foto di ri da Pixabay