Sidro: lo spirito delle mele

Pubblicato il 21/01/20
Tempo di lettura: 2 minuti
Brocca con succo di mele

Pare piacesse anche a Giulio Cesare, che lo scoprì nell’allora Britannia e ne divenne un estimatore e un divulgatore. Ma prima di lui anche gli Assiro Babilonesi e gli Egizi si divertivano a preparare e bere il succo di mele che, dopo accurata fermentazione, diventa alcolico e quindi sidro. E poi gli Arabi, protagonisti di importanti migliorie agricole e dell’aumento della coltura delle mele in tutto il mondo, Asturie comprese. Da qui, dal settentrione atlantico della Spagna, ha preso il via la diffusione del sidro, prima attraverso gli scambi, riportati nei libri contabili, di abbazie e conventi, dove veniva anche prodotto; poi grazie ai viaggi dei marinai dei vicini Paesi Baschi.

Insomma il sidro si beve soprattutto nella Francia settentrionale e in tutta la Gran Bretagna, in cui ai giorni nostri contende a volte alla ben più famosa birra il primato delle preferenze e dei consumi. Negli altri paesi (gli Stati Uniti, l’Italia e il resto d’Europa) il successo è più limitato, anche se negli ultimi tempi nuovi interessi e segnali positivi si muovono intorno al “vino di mele”. Sarà perché si è saputo che Dom Perignon, inventore dello champagne, si ispirò alle tecniche di produzione del sidro per migliorare la sua celebre bevanda? O perché è venuta fuori la notizia sul vicario di un piccolo centro nello Herefordshire inglese? Nella seconda metà del 1600 testimoniò che i suoi parrocchiani, passati a miglior vita fra i 90 e i 114 anni, bevevano solo sidro.

 

Diversi tipi di sidro

Virtù terapeutiche a parte, intorno alle quali comunque molti concordano, la bevanda leggermente alcolica (tra i 4 e i 7 gradi) ottenuta dalla spremitura e dalla fermentazione del succo di mele deve il suo successo alla freschezza e alla gradevolezza. La diversità di origini e i diversi metodi di preparazione ne fanno un prodotto poco standardizzato che si trova sul mercato in forme diverse. È tradizionalmente secco e fermo, ma oggi hanno successo anche sidri dolci e spumeggianti. I classici abbinamenti del sidro secco sono i formaggi e le crêpes salate, mentre il sidro dolce frizzante è molto adatto a preparazioni classiche come torte di mele, strudel e crostate di frutta. È base di numerosi cocktail, a conferma della sua versatilità e della sua facilità di consumo. Una raccomandazione ovvia ma necessaria: da bere consapevolmente, cioè con moderazione.

 

 

 

Foto di fichte7 da Pixabay