Tatuaggi e piercing, che passione

Pubblicato il 04/05/19
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Ragazza in costume con tatuaggio sulla spalla

La moda dei tatuaggi continua a crescere, e tocca trasversalmente uomini e donne, anche se è proprio fra queste ultime che si sta assistendo a un vero e proprio boom. C’è chi li preferisce piccoli e discreti, chi li vuole illustrati, vere e proprie storie raccontate sulla pelle, e chi punta su tatuaggi tridimensionali per farli apparire più reali possibili, con farfalle che sembrano spiccare il volo da una spalla o una caviglia. Anche i piercing sono ritornati di moda, e la tendenza del momento è posizionarli nella zona dell’orecchio seguendo un disegno predefinito che è quello delle costellazioni.

Ma prima di farsi stampare un nome o un altro soggetto sulla pelle in modo indelebile, è sempre bene informarsi sui rischi per la salute e sulle dovute precauzioni da prendere quando si effettua un tattoo. Un ragionamento che vale anche per il piercing.

 

Tatuaggi e piercing: precauzioni per la salute

Tra gli eventuali rischi ci sono le infezioni batteriche, che nelle situazioni più gravi possono penetrare nel sangue e arrivare dritte al cuore, la trasmissione di epatite B e C, e le reazioni allergiche causate sia dall’inchiostro usato per fare il tatuaggio che dal metallo contenuto nel piercing. Per determinate categorie di persone con particolari problemi di salute, e anche per le donne in gravidanza, piercing e tatuaggi sono sconsigliati o, almeno, controindicati.

Premesso questo, per far sì che non si verifichi qualche complicazione è bene avere delle accortezze, a partire dalla scelta dello studio del tatuatore che deve attenersi a regole igieniche ben precise, simili a quando ci rechiamo da un dentista. Il professionista esperto in tatuaggi o in piercing deve lavarsi prima di tutto le mani, dopodiché indossare un paio di guanti sterili da aprire davanti al soggetto che desidera essere tatuato o ‘bucato’. La macchinetta per tatuare deve essere ricoperta da una guaina di protezione, mentre gli aghi, compreso quelli per i fori da piercing, e i tubicini devono essere usa e getta oppure sterilizzati, così come l’inchiostro che deve essere sempre nuovo. E a proposito di colori, la loro scelta è determinante per futuri ripensamenti, quando cioè si vuol rimuovere il tatuaggio con il laser. Il bianco e il giallo sono quasi impossibili da cancellare, mentre il nero e il rosso sono due colorazioni abbastanza facili da eliminare. A prescindere da questo, gli inchiostri devono essere sterili, atossici e utilizzati in contenitori monouso.

Per il tatuaggio, è meglio evitare zone del corpo in cui sono presenti nervi o dove la cicatrizzazione è più problematica. La parte prescelta, oltre a essere disinfettata correttamente, deve risultare sana. Anche i piercing andrebbero non applicati nelle zone più delicate del corpo come i genitali e il cavo orale, per via di infezioni e dermatiti allergiche. Una volta inserito il piercing, va monitorata la ferita fino alla sua completa cicatrizzazione, che avviene in tempi diversi: per il lobo dell’orecchio ci vogliono all’incirca dalle sei alle otto settimane, per le narici anche quattro mesi, fino a sei mesi per i capezzoli. Durante quest’arco di tempo, variabile a seconda della zona corporea, è necessario effettuare lavaggi e disinfezioni almeno tre volte al giorno.

Per quanto riguarda invece il tatuaggio, una volta effettuato devono essere evitati sia bagni o docce in acqua calda che il nuoto, per almeno qualche settimana. In estate poi non va esposto al sole, né deve entrare in contatto con la sabbia o l’acqua del mare. Anche il tattoo, come il piercing, va monitorato durante il processo di cicatrizzazione, seguendo tutte le indicazioni rilasciate dal professionista che lo ha tatuato. E se qualcosa non va, bisogna rivolgersi immediatamente a un medico.

 

 

 

 

 

Foto di StockSnap da Pixabay