Tra Oriente e Occidente: viaggio a Istanbul

Pubblicato il 07/01/20
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Moschea Blu di Istanbul

Prima della conquista ottomana, da Istanbul (l’antica Bisanzio e Costantinopoli) qui sono passati – e hanno lasciato un segno tangibile – greci, persiani, romani e veneziani. Tappa finale delle leggendarie Vie della Seta tra Asia ed Europa, Istanbul è non solo geograficamente a cavallo di due continenti: tutto in questa città – dall’architettura al cibo agli stili di vita della popolazione – è straordinariamente mescolato.

 

La “skyline” di Istanbul

Le tante moschee e i minareti che svettano verso il cielo segnano inconfondibilmente il profilo di Istanbul. Iniziamo il nostro viaggio da Aya Sofya: considerato uno degli edifici più belli del mondo, è nata come basilica bizantina (fu l’imperatore Giustiniano a farla costruire nel VI secolo dopo Cristo), poi venne convertita in moschea e infine in museo. La magnifica volta a cupola e l’immensa navata centrale lasciano il visitatore senza fiato. All’epoca della costruzione, gran parte della basilica era rivestita internamente da mosaici d’oro, ma purtroppo solo alcune parti sono arrivate fino a noi. Per riuscire a cogliere in tutta la loro bellezza i particolari della cupola (che tocca i 56 metri d’altezza) e i mosaici figurativi che sono sopravvissuti al passare del tempo (e a quello dell’uomo) il consiglio è di portarsi dietro un binocolo.

Poco distante da Aya Sofya si trova la Moschea Blu: il sultano che la fece costruire voleva un edificio che superasse la vicina Aya Sofya per splendore e bellezza. Il risulto sono una cascata di cupole, sei minareti (più di qualsiasi altra moschea della città), l’interno decorato con decine di migliaia di ceramiche blu, e ben 260 finestre, decorate con vetrate policrome, ad illuminare l’enorme spazio centrale riservato alla preghiera.

Un altro edificio sacro da non perdere è la Moschea del Solimano: si trova su uno dei sette colli di Istanbul e la passeggiata vale anche per lo splendido panorama sul Corno d’Oro che si può ammirare dalla terrazza.

Quando visitate una moschea ricordate che vi trovate in un luogo di culto. In genere ci sono accessi diversi per i turisti e per i fedeli, e durante le preghiere i turisti non sono ammessi. Tutti devono togliersi le scarpe (quindi ricordatevi di portarvi dietro un paio di calzini supplementari) e le donne devono coprirsi il capo con un foulard. Altra cosa da non fare assolutamente è fotografare un fedele in preghiera.

Una lunga e approfondita visita merita il Palazzo Topkapi, residenza dei sultani fino all’800, una piccola città nella città: all’epoca del massimo splendore dell’impero ottomano qui abitavano anche 4 mila persone fra mogli, figli, concubine, eunuchi e servitori.

 

Istanbul: shopping e ristoranti

Una vera e propria gioia per i sensi – ma attenzione a non farvi prendere la mano dalla voglia di shopping a Istanbul – sono il Gran Bazar e il Bazar delle Spezie. Vi si trova veramente di tutto, dai gioielli ai tappeti all’abbigliamento economico, ai costumi per la danza del ventre. Se poi siete dolci-dipendenti, siete in Paradiso!

Armatevi poi di buone scarpe, attraversate il Ponte di Galata e mettetevi pazientemente in fila per salire sulla Torre di Galata, da dove godrete una splendida vista della città. E addentratevi nel quartiere di Beyoğlu, ricco di ristoranti e locali, per una bella passeggiata, insieme a migliaia di persone, nella lunga arteria pedonale di questo quartiere.

Da provare assolutamente in uno dei tanti locali tipici il narghilè (pipa ad acqua), con tantissimi tipi diversi di tabacco fra i quali scegliere; e, naturalmente, il rituale del bagno turco in uno dei molti hamam della città. Altra esperienza da non perdere è una gita in barca lungo lo Stretto del Bosforo o, se avete poco tempo a disposizione, almeno lungo il Corno d’Oro.

 

Istanbul: consigli pratici

Per spostarsi a Istanbul il taxi è il metodo migliore: se ne trovano ovunque a qualsiasi ora del giorno e della notte. I prezzi sono decisamente economici rispetto ai nostri standard, ma poiché gli autisti hanno la tendenza ad approfittarsi un po’ della situazione (e spesso a non utilizzare il tassametro), informatevi prima del costo della corsa per la vostra meta. E contrattate sul prezzo: funziona sempre.

In molti bar e locali all’aperto, soprattutto nella zona della città vecchia e nelle vicinanze di moschee, non si servono alcolici. Preferite comunque la birra al vino: quest’ultimo infatti è abbastanza caro. Istanbul è una città sicura, ma un po’ d’attenzione bisogna farla nei luoghi affollati (anche da borseggiatori) e per strada: gli abitanti di Istanbul hanno molto rispetto e amore per gli animali (vedrete cani e gatti ovunque), ma decisamente meno per i pedoni…

 

 

 

Foto di vedat zorluer da Pixabay