Eurostat: Costo del pane? In Italia cresce del 13,5%

Pubblicato il 21/09/22
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La geopolitica dell’energia, la guerra, l’inflazione. Anche nella Ue il cibo sta diventando più costoso. A partire dal pane. Russia e Ucraina sono, infatti, i principali esportatori di cereali, grano, mais, semi oleosi e fertilizzanti. La più recente analisi Eurostat porta proprio in evidenza come ad agosto 2022 il prezzo del pane sia stato in media superiore del 18% rispetto ad agosto 2021. Certo, alcuni paesi sono stati molto più colpiti di altri: il tasso medio di variazione più elevato dei prezzi del pane è stato registrato in Ungheria (+66% ad agosto 2022), seguita da Lituania (+33%), Estonia e Slovacchia (entrambe +32%). In prezzo del pane cresce meno, invece, in Francia (+8% ad agosto), Olanda e Lussemburgo (+10%). 

E in Italia? Siamo nella parte bassa degli aumenti: da noi il prezzo del pane è aumentato del 13,5%. “Occorre ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Sottolineando anche che “serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento di risposta ai cambiamenti climatici”.