VéGé prende il rossetto e colora l'accento del suo logo per dire NO a qualsiasi forma di violenza contro le donne

Pubblicato il 24/11/21
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È “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà.

Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.

Ogni anno vorremmo raccontare un mondo diverso. Invece ogni anno siamo costretti a ricordare l’offesa quotidiana degli uomini alla dignità delle donne

Gruppo VéGé colora di rosso il suo accento per dire no a tutte le forme di violenza e sopraffazione dell’uomo sulla donna.


Ecco i numero della vergogna:

Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3.

In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.

Nel nostro Paese Sono 89 al giorno le donne vittime di reati di genere.

Nel 62% dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia e tra le mura domestiche.

Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.

Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

Secondo il Rapporto Istat 2019 sulle donne vittime di omicidi, delle 111 donne uccise nel 2019, l’88,3% è stata uccisa da una persona conosciuta.

Nel mese di marzo 2019 la Polizia di Stato ha registrato, in media, ogni 15 minuti una vittima di violenza di genere di sesso femminile. Maltrattamenti, stalking, abusi sessuali, fino alla forma più estrema di violenza: il femminicidio, commesso nella maggior parte dei casi in ambito familiare.

Nel triennio 2017-2019, secondo le risultanze dell’analisi condotta dal ministero della Salute e dall’Istat sugli accessi in Pronto soccorso le donne che hanno avuto almeno un accesso in Pronto Soccorso con l’indicazione di diagnosi di violenza sono 16.140.

Durante la pandemia da Covid-19 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking (promosso e gestito dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio) sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%).

Nei primi 5 mesi del 2020 sono state 20.525 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza (CAV).